Bastano tre o quattro giorni di astinenza dal sole perché anche
il più intenso dei coloriti ottenuti cominci a cedere. Perdita di luce, aridità della pelle e nella peggiore delle ipotesi
aspetto a macchie. Macchie scure o piccole macchie bianche sulla pelle abbronzata sono infatti spesso una indesiderata eredità.
La pelle si rinnova continuamente e
questo processo viene stimolato ed accelerato dall’esposizione al sole. La
tintarella non potrà quindi essere eterna ma con la giusta strategia si può mantenere più a lungo e sbiadire in modo
graduale ed omogeneo.
Detersione
La giusta detersione è il passaggio chiave. No ad immersioni in acqua calda che
seccano troppo, meglio docce tiepide. Il detergente giusto è delicato ed
arricchito con proteine vegetali supernutrienti che mantengono morbida e
compatta la pelle evitando desquamazioni che portano via il colore a chiazze.
Oli e burri
Oli e creme ricche, a base di oli vegetali e burri, emollienti e
riepitilizzanti sono indispensabili contro la secchezza. Si usano tutti i
giorni, in dose generosa, massaggiandoli ovunque sul corpo perché penetrino a
fondo. Applicati gli oli anche prima di passare sotto la doccia, accentuano il
loro effetto ricompattante contrastando con efficacia le spellature.
Autoabbronzanti
Da sperimentare anche gli autoabbronzanti quotidianamente durante la prima
settimana dopo il sole, a giorni alterni in quelli a seguire. Le formule di
ultima generazione sono velocissime nei risultati, precise in fatto di
innocuità e fedeltà al colore.
Richiedono solo metodo nell’uso: si stendono sulla pelle perfettamente asciutta
e pulita, scarseggiando nelle zone più ruvide e massaggiandole fino a completo
assorbimento.